Pier Andrea De RosaALESSANDRO POMA FOTOGRAFOChe Alessandro Poma, tra i suoi molteplici interessi, coltivasse anche la fotografia, era circostanza nota a quanti, eredi ed esegeti, erano a conoscenza della cronaca umana ed artistica del pittore piemontese. Lodovico Berardi scrive che il nonno era persona colta ed informata sul corso dei tempi e non solo in Italia. La padronanza della lingua francese - storicamente un po' scontata per un piemontese del suo censo - ma anche di quella inglese, questa sì quasi del tutto inconsueta per l'epoca, gli permetteva di leggere con regolare periodicità il meglio di riviste e periodici che riceveva in abbonamento quali Relazioni Internazionali e Paris Match, insieme ad altri più esclusivi e specialistici quali l'inglese The London News o l'americano The National Geographic Magazine già allora noto per gli eccezionali reportage fotografici che i suoi inviati realizzavano in luoghi e contesti naturali di solito sconosciuti. Una passione quindi che in una personalità colta ed eccentrica si può anche dare per scontata. E però finora la documentazione su Poma fotografo si limitava a riprese di episodi familiari, fausti eventi come matrimoni o simili. La scoperta di un corpus di ventiquattro grandi stampe fotografiche, considerate perdute e quindi inedite, con vedute e scorci della costiera di Piano di Sorrento, sopraggiunta appena poche ore prima della messa in macchina di questo catalogo, ha recato stupore per l'alta qualità delle immagini e lo struggente fascino evocativo al punto da convincere il coordinatore della mostra, dottor Carlo Pepe, pur nella tirannìa dei preventivi, a dedicare loro una sezione aggiuntiva della mostra e del catalogo nella certezza che non farlo sarebbe equivalso ad un voluto affronto alla cittadinanza di Piano di Sorrento e allo stesso autore. Ne è risultato invece un gesto di alto significato civile che darà modo, anche a quanti non si curano di arte e di pittori, di leggere alcune splendide rievocazioni visive dei luoghi dei loro avi, e in tal modo riflettere su momenti della propria storia e vita quotidiana: in breve una "Piano di Sorrento sparita" di cui ormai non restano altri testimoni. Ed è per questo che le fotografie eseguite da Poma meritano di essere divulgate nella misura più ampia e capillare tra i cittadini di Piano di Sorrento affinché esse si facciano patrimonio comune e contributo fattivo alla cultura e alla migliore conoscenza dei luoghi del vivere quotidiano. |
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